martedì 23 novembre 2010

VERBA VOLANT, CITTADINANZA INFORMATA, MA DI COSA?

IN DATA 5 0TT0BRE U.S., ABBIAMO PRESENTATO ALL'ATTENZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE, UN QUESITO CON LA MODALITA' DI “CITTADINANZA INFORMATA”. PER CHI NON LO SAPESSE, QUESTO È IL SISTEMA INTRODOTTO DALL'AMMINISTRAZIONE PER DARE RISPOSTE ED INFORMAZIONI AD ISTANZE, DI CARATTERE GENERALE, PRESENTATE DAI CITTADINI.
ALL'INDOMANI DEI GRAVI FATTI DI ATRANI, E DEI DANNI AVUTISI ANCHE A MINORI, perMinori HA RITENUTO OPPORTUNO SOTTOPORRE UN QUESITO (CHE POTETE VEDERE PUBBLICATO DI SEGUITO) SULLA SITUAZIONE “PROTEZIONE CIVILE COMUNALE” A MINORI.
IL GIORNO 8 OTTOBRE, NEL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE UTILE, CI È STATA DATA RISPOSTA DALLO STESSO SINDACO CHE, A NORMA DI LEGGE, È A CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNALE.
SEGUENDO IL CONSIGLIO ABBIAMO ASCOLTATO UNA LUNGA RISPOSTA CHE NON È MAI ENTRATA NEL MERITO DELL'INTERROGAZIONE POSTA. CI È SEMBRATA UNA PRESA D'ATTO CHE IN QUESTO CAMPO C'E' TANTO LAVORO DA SVOLGERE, E CHE QUESTO ARGOMENTO NON ERA MAI STATO MESSO IN AGENDA SE NON DOPO I FATTI NOTI A TUTTI.
COME PER TUTTI GLI ATTI DELIBERATIVI DEL CONSIGLIO COMUNALE, ANCHE PER LA PRATICA DI “CITTADINANZA INFORMATA” VIENE REDATTA UNA APPOSITA DELIBERA CONSILIARE, PUBBLICATA ALL'ALBO PRETORIO (Delibera Consiglio Comunale n° 42 del 8/10/2010).
CONFORTATI DA QUESTO, ABBIAMO CERCATO LA TRASCRIZIONE DELLA RISPOSTA VERBALE DEL SINDACO, TRA GLI ATTI DEL CONSIGLIO, EBBENE DI QUESTA RISPOSTA NON VI E' TRACCIA, SOLO UNA MISERA PAGINA BIANCA. LA DELIBERA DI CONSIGLIO RIPORTA SOLO ED UNICAMENTE LA NOSTRA DOMANDA.
CI CHIEDIAMO, ALLORA, A COSA SERVE QUESTA “CITTADINANZA INFORMATA”? COME PUO' UN CITTADINO SAPERE COSA E' STATO RISPOSTO SE NON HA ASSISTITO AL CONSIGLIO COMUNALE?
RISPONDERE E NON VERBALIZZARE QUANTO VIENE DICHIARATO, CI LASCIA ALQUANTO SCONCERTATI, PERCHE' UNA DICHIARAZIONE VERBALE PUO' ESSERE SEMPRE TRAVISATA, INTERPRETATA, STRAVOLTA.
…..............................VERBA VOLANT.....................................
UN ATTO PUBBLICO RESTA A FUTURA MEMORIA ED È UN ATTO UFFICIALE. OPPURE, A RAGIONE, DOBBIAMO PENSARE CHE QUELLA PAGINA È RIMASTA BIANCA PERCHÈ QUELLO ERA IL COLORE DELLA RISPOSTA!


Minori 18 novembre 2010
Il coordinamento

Al Consiglio Comunale
“CITTADINANZA INFORMATA”

Tenuto conto che negli ultimi anni sono mutate molte condizioni nell’assetto normativo e gestionale del “sistema” di protezione civile italiano”, in particolare, il trasferimento di funzioni e compiti dallo Stato agli Enti Locali, conseguente alla L. 59/1997 e al successivo D.Lgs. 112/98 che ha portato nella protezione civile comunale una serie di nuove competenze e responsabilità che vanno ben calibrate da parte dell’Autorità comunale di Protezione Civile, la quale viene individuata nella persona del Sindaco.
Infatti a tal fine, oltre alle attribuzioni della L. 225/92 alle municipalità sono conferite dal D. Lgs. 112/98 le funzioni relative:
· All’attuazione delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabilite da programmi e piani regionali.
· All’adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla preparazione all’emergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale.
· Alla predisposizione dei piani comunali e/o intercomunali di emergenza, anche
nelle forme associative e di cooperazione.
· Alla vigilanza sull’attuazione, da parte delle strutture locali di Protezione Civile, dei servizi urgenti.
· All’utilizzo del volontariato a livello comunale e/o intercomunale, sulla base di indirizzi regionali e nazionali.
Inoltre, la L. 265/99 trasferisce dal Prefetto al Sindaco il compito di informare la popolazione riguardo a situazioni di pericolo per calamità naturali.
Dello stesso tenore è il D.L.vo 334/99 (Direttiva Seveso II e modifiche successive) che attribuisce al Sindaco i compiti di informazione alla popolazione riguardo al rischio di incidenti rilevanti, ai contenuti dei piani di emergenza e ai comportamenti da adottare da parte della popolazione nei riguardi del rischio industriale.
Nello specifico campo degli incendi boschivi, la legge 353/2000 (legge quadro) ha segnato una modernizzazione del sistema complesso di gestione del rischio incendi boschivi e ha dato il via a tutta una serie di adempimenti tecnico operativi, quali il catasto delle aree percorse dal fuoco da parte dei Comuni.
E' fatto notorio che la recrudescenza degli eventi dell’estate 2007 ha portato all’emanazione di una ordinanza della Presidenza del Consiglio, la n. 3606 del 28.08.2007, la quale, in particolare all’art. 1 dispone che i Sindaci dei Comuni interessati predispongano i piani comunali di emergenza che dovranno tener conto prioritariamente delle strutture maggiormente esposte al rischio di incendi di interfaccia al fine della salvaguardia e dell’assistenza alla popolazione.
Nel settore del rischio idrogeologico,a seguito della tragedia di Sarno del 1998, si sono avuti una serie di sviluppi normativi importanti che hanno facilitato il compito dei pianificatori, fornendo loro, attraverso lo strumento dei Piani Stralcio per l’Assetto Idrogeologico delle Autorità di Bacino, la cartografia di rischio per i territori amministrati.
In particolare si rammentano in sequenza :
- il D.L. 180/1998 convertito in L. 267/1998 (Sarno),
- il DPCM del 29.09.1998,
- la legge 365/2000, conversione con modificazione del D.L. 279/2000, emanato dopo gli
eventi alluvionali di Soverato,
- il DPCM del 27.02.2004 che ha istituito il Sistema Nazionale dei Centri Funzionali,
integrato dal DPCM del 25.02.2005,
- il DPGR Campania n. 299 del 30.06.2005 che ha istituito il nuovo Sistema di Allerta
regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile.
Per quanto riguarda il rischio sismico sono certamente da considerare la D.G.R. Campania n.
5447 del 07.11.2002 che ha attuato (con circolari esplicative successive) la nuova classificazione
sismica dei Comuni del territorio regionale, seguita poi a livello nazionale dall’O.P.C.M. n. 3274 del 20.03.2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per lecostruzioni in zona sismica” con allegati tecnici, a cui succedono altre OPCM di aggiornamento (3316/03, 3333/04, 3431/05).
Proprio in virtù di un quadro normativo così ampio e variegato, ed a seguito di questi atti:

  • Deliberazione della Giunta Comunale N. 65 del 21.05.2010 avente ad oggetto il: “Rischio idrogeologico derivante dalla piana alluvionale del torrente Sambuco e del vallone Petrito – Provvedimenti, su Relazione e Proposta dell'Ufficio Tecnico del Comune di Minori;
  • Deliberazione del Consiglio Comunale, in sessione starordinaria ed urgente, N. 33 del 20.09.2010 avente ad oggetto la: “ Richiesta di stato di calamità e conseguente stato di emergenzaper evento alluvionale eccezionale ed imprevedibile” a seguito dei recenti fatti avvenuti in Costa d'Amalfi, con le conseguenze catastrofiche e luttuose per il Comune di Atrani, e per la nostra comunità;
  • Partecipazione di questo Comune al progetto operativo FESR obiettivo 1.5 nell'ambito dell'IRAP “Progetto preliminare di sistemazione idrogeologica valloni Toscarano – S. Caterina relativi alla località Monte-Villamena e pulizia dell'alveo Reginna Minor”;
  • Partecipazione di questo Comune al progetto operativo FESR asse 1B obiettivo 1.5 “Progetto preliminare di bonifica e consolidamento della parete tufacea e conglomeratica confinante con l'alveo del torrente Sambuco – Reginna Minor del centro abitato di Minori;

dai quali si evincono gravi e perduranti problemi sull'assetto idrogeologico del territorio comunale di Minori, pertanto chiediamo:

  • Il Comune di Minori è dotato di un moderno regolamento del Servizio di Protezione Civile che ha recepito le norme di cui sopra?
  • Il Comune di Minori ha organizzato l’assetto del Nucleo Comunale di Protezione Civile?
  • Il Comune di Minori, in sintesi, dispone di un P.E.C. (Piano di Emergenza Comunale) che afferisca ai possibili rischi derivanti da incendi boschivi, rischi sismici ed idrogeologici?
  • Può codesta amministrazione quantificare i tempi e la spesa per la predisposizione di tali competenze, ovemai ne fossimo sprovvisti?

Minori 5 ottobre 2010

per l'Associazione Politico Culturale
“perMinori – un altro pensiero”

Il Coordinatore
Giuseppe Fusco