domenica 23 maggio 2010

PERCHE' DIFENDERE L'OSPEDALE DI CASTIGLIONE?

Qui di seguito il testo dell'intervento della Signora Enza Manzi in rappresentanza dell'Associazione Politico Culturale “PerMinori - un altro pensiero” alla giornata di mobilitazione tenutasi al Porto di Maiori, Sabato 22 maggio 2010, contro il depotenziamento del Presidio Ospedaliero di Castiglione di Ravello in Costiera Amalfitana.
“...Innanzitutto ringrazio, a nome dell’Associazione che rappresento, il Comitato Pro Sanità Costa d'Amalfi, che ci da la possibilità di partecipare a questa giornata e di esprimere il nostro dissenso in un momento piuttosto difficile per la vita della nostra comunità; in un momento in cui sembrerebbe che il segreto del successo sia la razionalizzazione di ogni cosa nel settore pubblico.
Si razionalizzano i trasporti, con il risultato che i treni deragliano; si razionalizza la scuola pubblica, dimenticando il diritto all’istruzione; si razionalizza la sanità’, dimenticando un altro diritto fondamentale e sacrosanto: quello alla salute.
Perché non ci si venga a dire che un presidio ospedaliero al di la della costiera può garantire alla gente di questa terra il diritto alla sopravvivenza; si pensi a questo proposito ad un infarto cardiaco che ha bisogno di interventi rapidissimi, e si immagini poi la persona infartuata, costretta a percorrere la Divina, che in questo caso diventerebbe infernale, prima di arrivare al presidio ospedaliero che possa accoglierla.
E mi viene in mente a questo proposito, il poeta Premio Nobel Salvatore Quasimodo, che 42 anni fa il 14 giugno del 1968 arrivava a Napoli già morto dopo essersi sentito male proprio ad Amalfi.
Sarebbe stata la stessa cosa se Quasimodo e tanti altri meno noti, parenti amici, ospiti e concittadini avessero trovato lungo la loro odissea il Presidio Ospedaliero di Castiglione?
Riteniamo che le esigenze della popolazione della Costiera non sono sacrificabili alla cosiddetta razionalizzazione che si traduce in tagli sciagurati in ogni settore della vita pubblica.
Ci pare che la cosi’ detta razionalizzazione non sia altro che un’arma usata per distruggere tutto quello che c'è’ ancora di pubblico, quel settore pubblico che dovrebbe garantire e tutelare i diritti costituzionali.
Crediamo, invece, che le esigenze della popolazione della Costiera Amalfitana non sono sacrificabili e la necessaria riorganizzazione non può prescindere da considerazioni legate alla particolare conformazione del territorio e delle vie di comunicazione, ancor meno agibili in alcuni periodi dell’anno, per la congestione del traffico, per gli incendi e per le frane.
La presenza del presidio, inoltre, qualifica l’offerta turistica del territorio, che come tutti sappiamo, vive o dovrebbe vivere di turismo.
L’Ospedale non è solo l’edificio, ma è un team qualificato e addestrato con professionalità adeguate alla particolare realtà territoriale, che non va assolutamente disperso.
Chi di noi , in modo diretto o indiretto non ha toccato con mano la buona qualità dell’assistenza fornita da questi operatori, cui va il nostro plauso e la nostra riconoscenza.
Risulta, per tanto, di vitale importanza il mantenimento presso questa struttura dei servizi di anestesia e rianimazione, di radiologia, di laboratorio di chirurgia d’urgenza e di medicina interna.
A Castiglione si può diagnosticare un addome acuto, un accidente celebro vascolare come pure un infarto cardiaco ed iniziare a trattare queste patologie nella famosa “Golden Hour”.
Si può gestire una insufficienza respiratoria, stabilizzare, per esempio, un paziente traumatizzato, ma anche suturare una banale ferita , far nascere una nuova vita, come recentemente è accaduto, senza ricorrere ad un presidio ospedaliero difficilmente raggiungibile.
Riassumendo in Costiera si può essere curati in maniera appropriata e competente consentendo anche un risparmio per la collettività.

Per tutti questi motivi l’Associazione Politico Culturale “PerMinori - un altro pensiero”, crede nel Presidio Ospedaliero di Castiglione ed è qui per difenderne con forza la sua presenza sul territorio.
Ci crede talmente tanto, che è qui per esortare con un appello accorato tutti i cittadini della Costiera a mobilitarsi per difendere una delle poche strutture funzionanti ed indispensabili per il proprio territorio.
Invita, inoltre, i Sindaci, per legge, primi difensori della salute della nostra comunità a farsi carico delle esigenze dei cittadini e di questo territorio.
Ci auguriamo che essi siano tutti qui stamani a manifestare assieme con noi e chiediamo a chi fosse eventualmente assente di spiegare non a noi a noi, ma ai cittadini tutti della Costiera il motivo per cui ha disertato una cosi’ importante giornata di mobilitazione.
Esortiamo tutti i primi cittadini a fare gruppo per tutelare gli interessi delle comunità che essi rappresentano, e concludiamo affermando che il livello di civiltà di una comunità si misura dall’attenzione che essa presta ai malati, agli anziani, ai bambini, alla difesa di tutti quelli che sono i più deboli.”

martedì 18 maggio 2010

MARE NOSTRUM?

“Ogni litorale con le sue stelle classificato come gli alberghi (…) Si parte dalle 4 stelle assegnate all’acqua “eccellente”(...)Fino a scendere di livello, a quello “scarso” con una sola stella: solo qui non ci si potrà tuffare (…) dal primo Aprile scorso il decreto (D.Lgs. 116/2008 e succ.) obbliga le Regioni a stilare la tabella di categoria delle spiagge(…) il decreto prevede che oltre alla classificazione il Comune si faccia carico di adottare le misure per eliminare le cause, e se i divieti di balneazione dovessero ripetersi per cinque anni quel tratto di costa diventerebbe permanentemente interdetto ai bagnati.” (da “Un voto ai mari italiani in spiaggia arriva la pagella”, La Repubblica, 11 maggio 2010)

Il giudizio negativo sullo stato delle nostre acque, per l'anno 2010 è stato emesso dalla Regione Campania in base ai dati forniti dall’ARPA Campania e pubblicato nel BURC n° 10 del 1 febbraio 2010.

Questo è diventato da troppi anni, purtroppo, un appuntamento fisso di ogni estate. Onestamente sappiamo che l'attuale Amministrazione si è potuta occupare del problema mare da troppo poco tempo, anche se ci saremmo aspettati, in questo primo anno di governo, maggiore attenzione, o almeno la stessa rivolta ad altre tematiche. Almeno, in futuro si potrà realizzare un’Arena sul Mare..... Pulito!

In questo momento, alla luce del citato decreto, ciò che ci preoccupa sono le conseguenze di un ripetersi del giudizio negativo nei prossimi anni.

Bisogna fare qualcosa. Insieme. Tutti. Ora!

Ci auguriamo che si avveri l'auspicio del Sindaco, che appena eletto, con la stagione estiva alle porte, memore dei problemi spesso denunciati dai banchi dell'opposizione, dichiarava che avrebbe fatto di tutto per fare di Minori un'altra 'BANDIERA BLU' della Costa d'Amalfi. (Positanonews, 7 luglio 2009)
Gli operatori turistici e commerciali ne sarebbero contenti, perché il mare tornerebbe ad essere il vero volano dell'economia, così anche tutti i minoresi perché si sarebbe posta la giusta attenzione alla tutela della nostra salute e dell'ambiente.

PERMINORI su un argomento così delicato sente la necessità di avere una posizione collaborativa scevra da preconcetti di parte, di puro stimolo.
È necessario affrontare il problema senza mettere la testa sotto la sabbia, remando nella stessa direzione.... però le cose vanno dette non per allarmare ma per informare e per stabilire, ognuno nel suo ruolo, politiche ed azioni condivise.
Ecco alcune cose che si potrebbero fare:
• attuare un controllo della regolarità di tutte le immissioni in fogna nel Comune di Minori,
• intraprendere un'azione incisiva sul Comune di Ravello per la risoluzione del problema degli scarichi fognari nel mare di Marmorata, anche concordando ed organizzando manifestazioni di forte protesta popolare,
• chiedere un controllo della regolarità degli scarichi delle ville della costa di Ravello
• chiedere controlli agli scarichi fognari afferenti nel nostro fiume, sia delle abitazioni che delle attività di allevamento presenti nella località Sambuco di Ravello che determinano i risultati negativi dei prelievi effettuati alla foce del Reghinna Minor, rendendo vani i nobili propositi dell'attuale Amministrazione di raggiungere la sbandierata ' BANDIERA BLU',
• formalizzare una richiesta di analisi all'Arpac sull'intero percorso del Reghinna Minor al fine di acclarare lo stato sanitario del nostro fiume. Inibire anche con azioni forti gli scarichi fognari nel fiume dai paesi limitrofi,
• attivare, da parte dell'Assessorato alla Comunicazione una campagna informativa sugli interventi intrapresi, sui dati delle analisi e pubblicizzare, in nome della trasparenza, i dati dei monitoraggi periodici, e sorpattutto, a supporto dell'immagine turistica del paese, gli auspicabili miglioramenti
• acquisire lo studio delle correnti marine già effettuato negli anni passati,
• attivare un monitoraggio degli scarichi industriali che potrebbero incidere negativamente sulla qualità delle acque, anche alla luce della normativa prima menzionata,
• redigere un progetto organico di depuratore comprensoriale con Maiori e Ravello,
• valutare l'opportunità di un miglioramento del depuratore di Minori o di integrarlo nel progetto comprensoriale,
• creare una figura tecnica di riferimento per questo problema, una sorta di “Assessorato del mare e delle spiagge”.

Crediamo sia compito dell'Amministrazione inforMare la cittadinanza dello stato delle cose, delle azioni già intraprese e da intraprendere e auspichiamo un sereno confronto su questi temi.

Minori, 18 maggio 2010

venerdì 7 maggio 2010

L'ASSOCIAZIONE POLITICO CULTURALE “PERMINORI – UN ALTRO PENSIERO” SI MOBILITA PER IL REFERENDUM SULL'ACQUA PUBBLICA.

Si terrà a Minori in Costiera Amalfitana Domenica 9 Maggio la raccolta firme per i 3 referendum per l’acqua pubblica, promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, e sostenuta sul territorio dall'Associazione politico culturale PerMinori – un altro pensiero.
L'obbiettivo che si prefigge il referendum è quello di fermare la privatizzazione dell’acqua.
Il Decreto Ronchi del novembre 2009 infatti prevede che la gestione dei servizi pubblici locali sia conferita "in via ordinaria" attraverso gare pubbliche e la gestione in house consentita soltanto in deroga e «per situazioni eccezionali». Questa formulazione, apre la strada alle privatizzazioni, non rendendo più i Comuni i soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma proprietari in una logica di interessi privati.
Tre sono i quesiti sottoposti alla Corte Costituzionale e che saranno oggetto della raccolta firme, con l'obiettivo di arrivare a quota 500.000 affinché il referendum si possa svolgere:

- il primo propone l’abrogazione dell’articolo 23 bis della Legge n. 133/2008 così come modificato dal recente Decreto che impone ai comuni la messa a gara della gestione delle risorse idriche;
- il secondo l’abrogazione dell’articolo 150 del Decreto Legislativo n. 152/2006 per impedire il ricorso alla gare e all’affidamento delle gestione del servizio idrico a società di capitali favorendo la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali
- il terzo propone l’abrogazione dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 limitatamente alla quota del 7% di remunerazione del capitale investito, eliminando la possibilità di fare di fare profitti sull’acqua.

L'ACQUA NON È UNA MERCE, MA UN DIRITTO DI TUTTI.

“Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana. Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come bene economico.”
Non sono affermazioni di un esponente politico dell’opposizione o di uno dei promotori dei quesiti referendari. Il monito è di Papa Benedetto XVI
E’ vero che la gestione pubblica dell’acqua ha mostrato negli anni numerosi limiti, strutturali, legati al difficile rapporto tra territorio e burocrazia. E’ vero circa la scarsità di investimenti e la penuria di manutenzione della rete idrica.
Consegnandola ai privati non vi è certezza che la situazione migliori, ma si corre il rischio di vedere aumentate le tariffe e diminuiti gli investimenti, una scelta pagata a caro prezzo dalle classi deboli.
L’acqua, come il paesaggio, l’ambiente, la salute, sono beni comuni, direttamente tutelati dalla Costituzione (art. 9 e 32), e l’interesse alla conservazione e alla fruizione di tali beni non può essere di pochi per pochi.
L'Associazione PerMinori si è subito fatta portavoce sul territorio, di queste istanze fondamentali dei cittadini, che devono veder salvaguardati i loro diritti. Anche se in questo momento le amministrazioni locali non sembrano interessate a passare ad una gestione privatizzata, dobbiamo fare pressione dal basso, con estremo dovere civico, perché simili possibilità non siano attuate a Minori come in tutta la Costiera Amalfitana.
Anzi, è nostro specifico interesse che gli amministratori diano un segnale forte e chiaro su questa situazione a livello locale e nazionale, venendo, da cittadini, a firmare per i quesiti del Referendum, e poi attivandosi in ogni sede, in primis nei Consigli Comunali, ribadendo con forza la volontà a non privatizzare, perché l'acqua è di tutti, ed ad investire maggiori risorse per il miglioramento del servizio al fine di evitare gli sprechi, e di offrire tariffe eque.


Tutte le informazioni sul referendum e la campagna contro la privatizzazione sul sito www.acquabenecomune.org

NELL'ATTESA DELLA CITTA' PROMESSA, LA MINORI REALE....

Statte zitto cà mo t'ò conto
Nei loro piani c'era una città ideale, nelle loro parole era un progetto facile, da realizzare rapidamente: nei primi 100 giorni grandi cambiamenti, nei secondi 100 notevoli progressi, e negli ulteriori 100 avrebbero messo le ali alle loro idee....ed invece oltre al solito "spartito", suonato dal solito "eletto", nulla è accaduto.
Le problematiche quotidiane sono sempre in attesa di risposte.
Corso aperto? Corso chiuso? A noi sembra aperto nonostante sia chiuso. Carico e scarico merci e sosta selvaggia ad ogni ora. I fastidiosi transiti notturni di tir sono ora diventati anche diurni. Rumore e assenza di controllo.
Piano parcheggi? Questo sconosciuto, come l'Assessore Esterno all'Agricoltura....lo sapevate che ne abbiamo uno?
Intanto una fulgida mente pensante ha elaborato il riordino del mercato settimanale. Risultato: mercato compresso con disagio dei cittadini, diminuzione dell'offerta, meno introiti alle casse comunali e assenza di posti auto nel momento di maggior esigenza. Il Giovedì, visto che di teatro si tratta, va di scena la confusione. E le barche dove le metto? Al solito posto....al posto delle auto, in attesa di scavi in roccia o di ardui parcheggi sottomarini (scusateci il gioco di parole).
Il pulmino ora c'è ma viaggia desolatamente vuoto senza che nessuno si chieda il perché? Noi ci chiediamo perché neanche chi ne ha fatto una battaglia personale continui a preferirgli il viaggio in macchina.
Nella città reale la pulizia non è una priorità. Infatti si rassettano le strade e i vicoli solo in occasione dei Festival (evento straordinario: vasi di fiori gentili, sbocciano d'inverno, a sottolineare il cammino di nobili ospiti, per noi semplici minoresi, fino al giorno del grande evento, terra arida, rami secchi e mozziconi di sigarette!). Questa non è una pulizia profonda, ma di facciata di rappresentanza, ottenuta nascondendo la polvere sotto il tappeto. Infatti a pochi passi dallla pittura fresca, dove non passerà nessun amico importane del Sindaco, ma soltanto i cittadini residenti, nulla. Ad esempio si provi a tenere l'equilibrio attraversando la strada che percorrono i nostri figli per andare alle Scuole, alla Mediateca, alla Tendostruttura, all'Auditorium (Bottegone) delle arti...li si cada ancora nei fossi e, qualcuno, nel ridicolo. E poi più difficile, provateci se piove!
Della trasparenza del palazzo di vetro ne vogliamo parlare? Ha fatto la condensa! In attesa dello sbandierato e più volte annunciato confronto pubblico, ci chiediamo che ne è stato del dialogo aperto e costante con i cittadini, della democrazia partecipata. PerMinori, Associazione Politico Culturale, attende che Delibere e Determine di spesa richieste siano consegnate, nel rispetto dei nostri diritti di cittadini attivi e informati. intanto mentre si organizzano convegni sulle nuove tecnologie al servizio del cittadino e della trasparenza, sulla comunicazione, sul sito comunale campeggia il beneamato nulla.
Di notte si scava, di mattina si chiude, poi si riapre, mentre si cerca la giusta pendenza spendiamo soldi pubblici....invidia di altri fossi!
Insomma, l'ordinaria amministrazione del quotidiano, quella che interessa i cittadini, non interessa a questa Giunta che sta incentrando la sua azione solo su altri obiettivi, ma intanto.... i cittadini sono stanchi di avere soltanto un paese in festa!!!
E l'economia, purtroppo, non si impenna, la Movida rumorosa non basta!
E nell'attesa della Santa Pasqua, memori dell'illuminazione natalizia, avremo 90.000 buoni motivi di preoccupazione per vedere chi si mangerà il casatiello, come tradizione comanda, senza lasciare neanche le briciole al paese. Passion.
Minori 8 marzo 2010
P.S. Non essendoci Spazio pubblico fino al 14 aprile.....a proposito di trasparenza e libertà d'espressione, pubblichiamo questo manifesto in spazi non riservati. Ce ne scusiamo.